La rieducazione posturale globale (RPG) ideata da Ph. E. Souchard è nata una trentina di anni fa da un’evoluzione operata al metodo Mezierès. Con questo trattamento si cerca di risalire alla causa dei problemi non soffermandosi sul sintomo che il paziente presenta, cercando di migliorare il suo schema corporeo.

I principi fondamentali sono l’individualità, la causalità e la globalità.

–    Per l’individualità ci si riferisce al diverso modo che ogni individuo ha di agire alle diverse situazioni o “aggressioni” a cui viene sottoposto; si è sempre prestata molta attenzione alla malattia ma poco ci si è dedicati alla causa della malattia stessa. Ogni aggressione che riceviamo si trasforma in contrattura, le aggressioni portano ad un aumento del tono che varierà da persona a persona.

–    Lo scopo iniziale sarà comprendere la causa che ha portato il paziente a rivolgersi a noi; quando ho dolore attuo dei compensi che mi impediscono di sentirlo, cioè aumento il tono muscolare. Il terapista va alla ricerca della causa del sintomo che il paziente presenta. Useremo il dolore per cercare la causa e tentare di trovare il sistema che ha portato il sintomo.

–    Useremo l’esame morfologico (test iniziale) per leggere le retrazioni, e non solamente le grosse deformazioni (ad es. scoliosi, iperlordosi ecc..), dovremmo riconoscere tutti i piccoli squilibri. A volte il sintomo è più importante della causa.

–    La scoperta delle tensioni esistenti nelle diverse catene muscolari ci permetterà di mettere in relazione il sintomo di oggi con la causa di ieri; metto in relazione le cause che nel tempo hanno dato sintomi diversi (causa-effetto). Dovrò considerare perciò il mio paziente globalmente.

Il lavoro in Rieducazione Posturale Globale si basa su una valutazione fatta al paziente e si valutano le  varie catene muscolari retratte ed accorciate. Attraverso varie posture mirate  (come si può notare nelle fig. A,B,C,D,E da Souchard) si vanno ad allungare gruppi muscolari trovati accorciati.