Formation Busquet
Le catene muscolari
Le catene muscolari
Le catene muscolari sono strutture miofasciali costituite da anelli muscolari e tessuto connettivale collegati tra loro da una specifica finalità funzionale. Le catene muscolari o miofasciali sono fondamentali in quanto realizzano in modo concreto lo schema posturale elaborato dal sistema tonico posturale. Un buon equilibrio tra le varie catene muscolari corrisponde ad un buon equilibrio posturale.
Abbiamo diverse catene muscolari:
Catena di flessione
Si estende dall’estensore lungo delle dita al muscolo temporale e determina la flessione del piede, del ginocchio, dell’anca, e del tronco. In caso di iperprogrammazione può causare: dita a martello dei piedi, flessione del ginocchio, retroversione del bacino, diminuzione delle curve della schiena.
Catena di estensione
Si estende dal quadrato plantare alla aponeurosi cervicale e determina flessione delle dita dei piedi, estensione del ginocchio, dell’anca e del tronco. In caso di iperprogrammazione può causare: un aumento dell’appoggio metatrsale, ginocchio recurvato, antiversione del bacino, aumento delle curve della schiena.
Catena di apertura
Si estende da muscolo opponente del quinto dito del piede agli scaleni e determina supinazione del piede, rotazione esterna di tibia e femore, allungamento funzionale dell’arto inferiore, torsione e/o apertura del tronco e retropulsione di spalla. In caso di iperfunzionamento può causare: piede cavo-varo, ginocchio varo, torsione di bacino e tronco.
Catena di chiusura
Si estende dal trasverso dell’alluce allo splenio del collo e determina pronazione del piede, rotazione interna di tibia e femore, accorciamento funzionale dell’arto inferiore, torsione e chiusura del tronco e anteposizione di spalle. In caso di iperfunzionalità può causare: piede valgo pronato, ginocchio valgo, torsione di bacino e tronco.
Catena statica posteriore
Catena di natura non muscolare, ma fasciale, con funzione antigravitaria, favorendo il mantenimento dell’equilibrio nella posizione ortostatica a prevalenza monopodalica.
Catena linguale
Catena situata in sede prevalentemente antero-mediana, è fondamentale nel meccanismo si suzione-deglutizione. Se iperprogrammata può causare tra i vari compensi testa protesa in avanti, aumento delle curve della schiena, ventre prominente, intrarotazione delle ginocchia e/o dei piedi.
A seguito di traumi, disfunzioni, cattive posture, stress quotidiano, alterazioni morfologiche si origineranno i compensi posturali; essi verranno programmati e attuati dal sistema tonico posturale per sfuggire al dolore e quindi adottare posture che minimizzino la sintomatologia algica nel rispetto di un dispendio energetico minimo.
Terapia e indicazioni
Nel caso di cervicalgie, lombalgie, scolosi, ipercifosi, sciatalgie, ernie, radicolopatie, tendiniti ecc. la metodica delle catene muscolari secondo Busquet prevede un approccio GLOBALE valutando le varie algie, gli squilibri posturali e muscolo-articolari in relazione a problematiche malocclusali e disturbi dell’articolatione temporo-mandibolare (ATM), disturbi visisvi, vestibolari, podalici, viscerali, cicatrici cutanee ecc..
In un secondo momento si agisce attraverso il riequilibrio delle tensioni delle catene muscolari fasciali e connettivali, utilizzando un approccio integrato tra tecniche di terapia manuale e utilizzo di posture di allungamento e di riequilibrio.
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